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AI CANCELLI DI MIRAFIORI - 7 Dic // GANG @Cpg Torino

AI CANCELLI DI MIRAFIORI – GANG in concerto

I Gang raccontano storie tristi, vergognose e vere, putroppo, delle quali essere poco fieri, ma che hanno bisogno di qualcuno che le racconti e che ne trasmetta assolutamente la memoria.

Episodi che tracciano un filo di denuncia dalla Resistenza alla lotta armata, dalle stragi di Stato a quelle di mafia, con un pizzico di retorica a volte, ma giustificata dall’orrore di quanto accaduto, dallo sdegno che non può non nascere.

Storie come quella della strage di Piazza Fontana.

INGRESSO 5 EURO

www.the-gang.it

www.facebook.com/gang.official

“Gang” di Roberto Caselli su Amazon

Daniele Guerrini

DANIELE GUERINI // ELLA + BELLASSAI + DOMENICO CARELLA

DANIELE GUERINI

Daniele Guerini è un cantautore torinese nato nel 1988. Nel periodo dell’adolescenza compone le prime canzoni, tutte incentrate su amori tormentati e al confine tra la realtà e il sogno. Daniele affina il suo orecchio musicale con il rock inglese targato anni 90 e con le melodie graffianti degli immortali BEATLES e degli OASIS. Quanto agli artisti italiani, si è sempre dichiarato ammiratore dell’indimenticabile LUCIO BATTISTI. Centrale, nei suoi testi mai banali e mai scontati, è il richiamo ammiccante e accattivante alla realtà quotidiana. Egli ama definire il suo stile ‘semplice’: non nasconde però quanto questa apparente ‘semplicità’ richieda ore di intensa riflessione e di arduo lavoro.
Dal 2013 entra a far parte del progetto il pianista jazz Riccardo Gresino che, con il suo stile inconfondibile, contribuisce in maniera fondamentale alla veste “italian-brit” dei brani.
Nella produzione artistica di Daniele Guerini si incrociano il rock più severo e gli accordi più dolci, la follia e la ragione, la luce e il buio, i chiaroscuri, i sottintesi, le mille contraddizioni e i vicoli ciechi della mente umana.

https://www.facebook.com/DaniGuerini

ELLA

EllaElla, cantautrice torinese, trasmette il suo messaggio attraverso i suoni di una chitarra acustica dalle melodie semplici e le atmosfere talvolta anche ombrose, e quello del violino elegantemente suonato da Gloria Mastropietro, musicista attiva già da diversi anni al fianco di figure ben affermate nella scena torinese in ambito cantautorale, folk, e pop-rock. Ella, reduce da esperienze che l’hanno portata a solcare alcuni palchi del territorio piemontese, mai da solista però, sceglie nell’inverno del 2012 di intraprendere un percorso diverso, un progetto più intimo caratterizzato da testi diretti carichi d’intensità emotiva e un arrangiamento volutamente minimalista. L’esibizione dal vivo è la vetta più alta dell’intensità ricercata dall’artista, che si propone di raggiungere il “potere alchemico” della musica, quello che si sprigiona quando l’emozione di chi ascolta entra in contatto con l’emozione di chi interpreta.

https://www.facebook.com/pages/Ella/263738273667989

BELLASSAI

bellassai

Il percorso solista nasce ufficialmente nel marzo del 2013 da un’idea di Matteo Bellassai, classe 1988, che dopo un’intensa avventura musicale con i Retròvia (premio CollegeSound, premio Rock the Pine 2011 “miglior band” più menzione speciale per testi e arrangiamenti) decide di dare importanza al suo sentire interiore.

Bellassai è il nome del progetto artistico-musicale di un ragazzo di periferia che scrive e canta storie di vita in maniera spontanea, divertente, a volte surreale.
Tutto parte dal frammento di un’emozione, catturato ed impresso in un testo, poi coniugato al calore di una chitarra acustica dalle atmosfere latine.
Così nascono le sue canzoni.

DOMENICO CARELLA

Domenico Carella

Domenico Carella comincia a suonare la chitarra a dodici anni e a esibirsi con FLY HIGH band torinese con influenze miste ma con un atteggiamento e carattere garage rock. L’esperienza musicale si conclude dopo circa cinque anni di attività, vari concerti, e l’autoproduzione di un disco. Successivamente a questa esperienza Domenico Carella si dedica interamente ad un progetto chiamato Sunday Band che vede negli anni l’alternarsi di vari musicisti con diversi stili che spaziano dalla fusion alla bossanova al folk, in base ai musicisti stessi ed alle loro capacità e strumentazione. L’obiettivo era quello, partendo da testi e musiche scritte da Domenico Carella, quello di ridar vita alle canzoni lasciando ad ogni musicista l’opportunità di arricchire le canzoni attraverso l’arrangiamento, quindi le proprie caratteristiche e preferenze. Il fine di questa modalità non solo musicale ma di lavoro, è ed era quello di creare un clima democratico e di passione all’interno del quale ognuno si sentisse libero e partecipe non solo all’esecuzione ma anche alla creazione di nuove sonorità. Nel 2006 il gruppo allora composto da tre elementi (oltre voce e chitarra, organo hammond, batteria)venne prodotto un EP di cinque tracce. Nel 2007, con una formazione rock (voce, chitarra, basso, batteria) il gruppo produsse un album in studio di nove tracce. Oltre le autoproduzioni la band ha partecipato a due raccolte di musica una finalizzata a dare informazioni sugli psicofarmaci, l’altra in supporto e adesione alle creative commons. Con le varie formazioni la Sunday band si è esibite in svariati luoghi e situazioni diversi, dalle birrerie torinesi, a rassegne musicali, da feste di paese, a eventi più grandi.

Ad oggi Domenico si esibisce per scelta singolarmente ed in acustico, non solo per culminare il suo percorso di ricerca musicale che lo ha portato ad affinare la tecnica di finger picking con uno stile personale che permette di utilizzare vari stili dal flamenco alla bossanova al folk e qualsiasi altro genere, mantenendo chiaro lo stile personale.
Per quanto riguarda i testi, si caratterizzano per il fatto che descrivono realtà personali ed emozionali attraverso l’utilizzo del surreale e non del racconto aneddotico. Le emozioni e le sensazioni vissute e cantate incontrano e si interrogano su temi filosofici di base come la libertà, il possesso, la solitudine, la relatività, etc, senza aver la pretesa di lasciare insegnamenti ma solo vivendo e raccontando un punto di vista personale.

Into My Plastic Bones - Fallo

INTO MY PLASTIC BONES // ZWANG ZUGZWANG // NOIR PROJECT

NOIR PROJECT

NOIR PROJECT

I Noir Project sono una band rock sperimentale nata nel 2009, in uno scantinato di Corso Rosselli a Torino. Lo scantinato messo in piedi per una precedente band da Lorenzo (basso) e Marlez (chitarra) era in disuso, ancora con l’odore pungente del piramidale nuovo, quando più per scherzo che per altro i due cominciarono a provare con Giorgio (tastiere) per cercare di uscire dagli schemi della musica metal tradizionale.
L’iniezione nel mix dell’intelligent dance music faceva ben sperare e i ragazzi cominciarono a dar fondo alle loro conoscenze fra i musicisti del panorama torinese alla ricerca di elementi per completare la formazione.
Direttamente dallo stoner grezzo dei Neverge emerse la spina dorsale del nuovo sound, composta da Ale (batteria) e Bruni (chitarra).
I ragazzi provarono a lungo, sperimentando un mix incendiario di rock, stoner e idm, attenti a mescolare sapientemente gli ingredienti in maniera da evitare di essere etichettati con un genere definito.
Dal Novembre del 2010 si aggrega Andrea Morini in veste di cantante e la formazione comincia a fare il giro dei locali torinesi esibendosi in una decina di serate fra il 2011 e il 2012, registrando in questo periodo il loro primo ep ononimo.

Poco prima del loro debutto, a Ottobre del 2012, sui palchi londinesi di Milton Keynes e Dunstable le strade di Morini e della band si dividono. I Noir Project concludono l’anno come instrumental band riscuotendo un buon successo nelle due serate inglesi. Nel Gennaio 2013, dopo attente ricerche, la band fa il suo ultimo acquisto, puntando su un cantante il cui talento e esperienza non vacillassero nel difficile compito di dare una voce alla loro musica.
Thomas Andrew ( former Stolen Mirror) si aggrega alla formazione conferendo al sound uno stile definito e rombante, dotando il lavoro fatto negli anni precedenti di una personalità unica e un timbro inconfondibile.
Finite le registrazioni del loro debut album, si esibiscono di apertura ai Rezophonics durante il festival Torino Rocks The World e partecipano al festival Bands On Stage 2013 organizzato dal comune di Milano.

https://twitter.com/NoirProject6
https://soundcloud.com/noir-project
http://www.reverbnation.com/noirproject
http://www.youtube.com/user/noirprojectofficial

 

ZWANG ZUGZWANG

ZWANG

Gli Zwang Zugzwang nascono dalle ceneri di un precedente progetto della bassista Georgette (attiva anche con i Naked Party) un duo sperimentale, di difficile collocazione musicale. L’esigenza di dover cambiare
batterista trovò una definitiva soluzione in Alex Graffiti (suona anche con Andrè Pascal), col quale, si intraprese un progetto quasi ex novo e comunque dalle influenze stoner. Fu presto necessario un chitarrista, vecchia conoscenza del batterista, Fabio LoRusso (ora con Death Disco) dalle sonorità quasi doom.
Per adesso gli ZZ sono strumentali ma non è escluso che in futuro ci possa essere una voce. I tre ZZ nonostante arrivino da esperienze diverse, portano influenze che spaziano dai Queens of Stone Age, Black Sabbat, ai riff dei White Stripes, fino ad arrivare agli Electric Wizard. Basso dal sound aggressivo e martellante, batteria precisa e potente e una chitarra nera e lisergica.

https://www.facebook.com/zugzwangzugzwang

 

INTO MY PLASTIC BONES

Into My Plastic Bones - Fallo

Gli INTO MY PLASTIC BONES nascono a Torino tra il 2005 e il 2006. Leo (batteria), Paolo (chitarra) e Cristian (basso) registrano nel 2006 l’EP strumentale “Words I Do Not Say”. Pochi mesi dopo Poli sostituisce Cristian al basso.
L’album “Hidden Music” esce a settembre 2008, registrato presso il Cerchio Perfetto di Tino Paratore. Pur rimanendo un gruppo prevalentemente strumentale il disco vede la partecipazione di tre diversi ospiti alla voce.
Gli anni dal 2008 al 2011 vedono continue prove con nuovi cantanti, tra cui Gah che suona con la band dal 2009 al 2011, ma dall’agosto dello stesso anno gli INTO MY PLASTIC BONES tornano ad essere in tre.

Tutti i dischi sono scaricabili su www.intomyplasticbones.info

The circle

THE SELFISH CALES // SMOKE THE BEES // THE CIRCLE

THE SELFISH CALES

SELFISH

A distanza di
un anno dall’inizio (Marzo 2011) i Cales subiscono un cambio di line up,
implementando Organi, Rhodes e Mellotron per mano di Alberto Muraglia (Albert
Cale) e gettando le basi per un secondo EP (“The Selfish Cales II”), pubblicato
a Settembre 2011 in download gratuito, promosso dal videoclip dell’opening track
“Psychedelic Eyes”: il risultato è un sound più maturo e sensibile a varie
influenze, rappresentativo di questo periodo è infatti l’esordio del Sitar
Indiano nelle esibizioni e le composizioni del gruppo.

Il giovane
percorso dei Cales prosegue attraverso decine di live con aperture fuori porta e
un secondo videoclip del singolo “Useless”, più un piccolo progetto di tributo
alla Psichedelia sessantiana rilasciato nell’estate 2012, “Dandelion
Seeds”.

Il prossimo passo è la produzione del primo LP, dal quale
trasparirà una panoramica tra presente e futuro delle sonorità dei
Cales.

SMOOKE THE BEES

smoke the bees

Smoke the Bees nasce da una naturale propensione a fondere diverse
influenze della musica, traendo spunto dal folk, dal rock, dal pop e dall’indie,
con il desiderio di creare un genere alternativo e trasversale con un unico filo
conduttore. Alcune delle fonti d’ispirazione del progetto possono essere trovate
in individualità di spicco come Johnny Flynn, Radiohead e I Am Kloot in UK,
Conor Oberst, Sparklehorse e Tom Waits in US, e Mugison, Sin Fang e Pétur Ben
nella scena indie islandese.
Smoke the Bees si traduce con “affumicare le
api”, un processo dell’apicoltura in cui l’apicoltore getta del fumo
nell’alveare, che confonde le api e le spinge a mangiare sempre più polline,
ingrassando, e producendo sempre più miele. Come noi, pensano che le distrazioni
quotidiane siano la soluzione dei loro problemi, dimenticando che, senza scavare
più a fondo la verità delle cose, è la vita stessa che si prende gioco di
noi.

Lorenzo dà vita ai brani in “cameretta”, dove scrive i testi, la
melodia e la linea di chitarra. Luca e Andrea pensano alla ritmica e al groove.
Insieme si cura l’arrangiamento e la struttura di ogni brano live. Le
registrazioni hanno luogo nello studio personale di Lorenzo, che si occupa che
si occupa di editing e mastering dei
dischi.

THE CIRCLE

The circle

I The Circle nascono nel 2012 come progetto che tende ad unire atmosfere d’ambiente e a tratti quasi post-rock ad una matrice melodica e indie-brit-pop, mischiando influenze eterogenee, passando da aperture melodiche à la Kings of Leon a tappeti di chitarre di stampo Explosions in the Sky.

legione creativa

LEGIONE CREATIVA ROCK & ART SHOW

Legione Creativa è un’associazione culturale fondata a Rivoli (To), formata da giovani artisti e creativi che intendono dare luce a iniziative sul territorio, con l’intento di sviluppare concreti progetti legati al mondo dell’arte, della cultura, della musica e nel sociale. I Soci Fondatori di Legione Creativa sono Gianluca Lancieri, Andrea Aguiari e Alessandro De Rosa.

Il termine Legione denota il fatto che i membri dell’associazione si pongono come veri e propri Legionari della cultura e dell’arte, cioè difensori di valori importanti per una società che vuole tendere verso il progresso e verso una maggiore libertà espressiva dell’individuo.

I membri di Legione Creativa promuovono iniziative culturali e attività nel campo dell’arte e della cultura per difendere e diffondere nella società e, soprattutto tra le nuove generazioni, tali valori:

Coraggio, Libertà, Entusiasmo, Intelligenza, Determinazione, Volontà, Positività, Pace, Fratellanza, Concretezza, Bellezza, Sincerità, Uguaglianza, Lealtà, Spontaneità, Genuinità, Semplicità, Integrità, Costanza, Purezza, Tenacia, Gentilezza, Elasticità Mentale, Fiducia, Nobiltà d’animo, Umiltà, Generosità, Trasparenza, Onore, Rispetto delle diversità, Sensibilità, Apertura, Internazionalità, Responsabilità, Progresso, Innovazione, Naturalezza, Saggezza, Educazione, Amicizia, Interculturalità, Cambiamento, Autostima, Impegno.

I membri di Legione Creativa difendono e promuovono i propri valori, soprattutto tra i giovani, attraverso i seguenti strumenti, ossia le armi del legionario:

  • Attività musicali
  • Attività artistiche
  • Attività teatrali
  • Attività legate al mondo del cinema
  • Attività legate al mondo della moda e dell’immagine
  • Attività formative legate all’arte e alla cultura
  • Attività di arte culinaria
  • Attività di promozione artistico-culturale
  • Attività mediatiche

https://www.facebook.com/LaLegioneCreativa

ALBERI - AMNESIA - NYMPHEA  MATE

GLI ALBERI // NYMPHEA MATE

GLI ALBERI

Gli alberi

“Gli Alberi” nascono a fine 2011 dalla voglia di esplorare nuovi ambienti musicali di ragazzi con gusti e provenienze molto diverse tra loro. Stabilizzatosi una formazione a cinque elementi, Arianna, Matteo, Andrea, Davide e Daniele iniziano a comporre le prime canzoni, ispirandosi a mostri sacri del Progressive, dell’Alternative e del Post-Rock, fino ad arrivare alla registrazione, nella primavera del 2012, della prima demo, completamente autoprodotta e registrata/mixata dagli stessi componenti del gruppo. Nei primi concerti dal vivo cercano di ricreare atmosfere sognanti alternate a sferzate e ritmi più movimentati, sempre con l’obiettivo di divertire e divertirsi, magari riuscendo anche a regalare un’emozione. Il 2013 si rivela un anno pieno di concerti, anche in acustico e per radio e manifestazioni regionali. La band entrerà in studio a fine anno per registrare il loro secondo disco, un Ep di 5 brani.

www.facebook.com/glialberitorino

NYMPHEA MATE

Nymphea_Mate

I Nymphea Mate sono una band torinese che abbiamo imparato a conoscere sui palchi in giro per l’Italia. Endio, la loro ultima fatica, è composta da 13 pezzi energici e dalla distorsione corposa.

Il brano d’apertura, Sir Constance, è un piacevole welcome a un disco composto da brani in cui è la chitarra a segnare il tempo, che si esprime nella più grintosa e veloce Billy Vanilla, una di quelle che preferisco, che un po’ ricorda i Kyuss e i Queen of the Stone Age.

Endio sembra quasi un nostalgico ritorno al rock sporco anni ’90, sebbene siano forti le influenze della più moderna tradizione indie britannica, come in Camilla, brano indubbiamente tra i più pop dell’album.

I Nymphae Mate sono dei rockers melodici, natura che traspare in tutti i brani e viene fuori con tutta la sua malinconia in All around you, non solo nel testo ma anche nella melodia introversa e coinvolgente allo tempo stesso. I rumori e i suoni estivi di Beep introducono invece a una più tirata Song for the leader, che conquista e cattura l’attenzione, tanto da poter diventare tra i brani più famosi della band. Endio è un bel album che dà speranza al rock italiano, i Nymphea Mate sono lanciati in un tour internazionale che toccherà oltre l’Italia anche l’Inghilterra e la Germania, per la promozione del nuovo album.

I quattro amici di Torino sapranno farsi valere anche oltre i confini, sicuramente grazie a un sound che strizza l’occhio al più tradizionale rock melodico americano, curato nei dettagli che sebbene sa di qualcosa già ascoltato, ne apprezziamo l’interpretazione di valore.

www.facebook.com/pages/NYMPHEA-MATE/29206484549

ALBERI - AMNESIA - NYMPHEA  MATE - 29 novembre - cpg

wewe-starving

WEWE // STARVING PETS – concerto rinviato

WEWE

wewe

Abbandonati da una chitarra nelle loro atmosfere desertiche, si trovano ora rapiti da una nera fata morgana: un pianoforte scarno e insieme morbido, un moto ondoso dagli echi classici che è andato a innestarsi in modo suggestivo e poetico al background grunge-punk-wave della band.
La voce, ancora cupa e avvolgente, buca la pelle ed entra nelle vene, trascina in un viaggio a piedi scalzi, su strade non segnate, tra paesaggi aridi, primitivi e mistici. Il passo è cadenzato da battiti cardiaci tribal jazz; sostenuto da bassi asciutti sincopati, che trovano radici nella nuova onda degli anni ’80.  Lo spirito inquieto canta negli ipnotizzanti loop delle corde, acustiche o elettriche che siano.
E poi… il lupo è uscito dal piano, o il piano è uscito dal lupo?
In questa loro anatomia dell’irrequietezza, in questo viaggio mantrico e severo, c’è un nuovo compagno di viaggio, venuto ad amalgamare l’argilla per farne otri dove conservare acqua fresca e provviste per il lungo peregrinare.
Una visione quasi di leggerezza, che rende meno faticoso l’andare …
Quello della band, nella nuova formazione, continua a essere un percorso musicale insolito e indipendente, lontano da ogni possibile congelamento in un genere predefinito.
Sono un crocevia fertile, sono meticci, hanno il sangue misto questi Wewe (“tu”, in lingua swahili) e ne vanno orgogliosi.

https://www.facebook.com/weweband

STARVING PETS

Starving Pets è un progetto parallelo di Andy, voce dei Farmer Sea (www.farmersea.it) che racchiude canzoni malinconiche, registrazioni casalinghe, voci filtrate e suoni lo-fi.

Le prime sei canzoni, scritte e registrate finiscono nella mani di Stephen della Dust Wind Tales, che pubblica “Folk Not Love”.
“There comes a time in every musicians life when the urge to try something new overpowers them. The time came for Starving Pets. Recorded at ‘Noplacelikehome’ studio, this collection of songs will cover your heart like a velvet blanket. Sparse vocals, acoustic strumming and animal keyboard sounds draw you in making you listen to every detail till you are engulfed in beauty.” (Stephen – DWT)

http://starvingpets.bandcamp.com/

 

Denimor

HALLOWEEN with DENIMOR // COLLETTIVO01

I Denimor vi invitano al “FABULOUS FANTABULOUS” Circus, che vi trascinerà impotenti in una onirica favola dal dolce sentore, e dal gusto soave…

Eclettica e coinvolgente band torinese a vocazione internazionale che unisce musica rock, teatro e fantasie circensi, i Denimor scrivono storie fantastiche che parlano di magia e posti surreali, di sentimenti ed emozioni vere, e le trasformano in narrazioni sonore dalle molteplici sfumature melodiche, cavalcando onde rock su cui spumeggiano preziosi accenni sinfonici.

Abbracciano le atmosfere cinematografiche di Stanley Kubrick, Tim Burton, Quentin Tarantino e le sonorità di compositori quali Danny Elfman e Hans Zimmer, e ne traggono ispirazione per dare vita ad un circo rock di cui sono i primi attori.

‘Fabulous Fantabulous’ è il nome dell’ambizioso progetto artistico in costume, ambientato nel surreale omonimo Circo di fine Ottocento e rappresentato sul palco da personaggi allegorici, musicisti in abiti d’epoca che introducono il pubblico in una dimensione visionaria, senza spazio e senza tempo, in cui non solo è partecipe ma è specchio riflettente di quell’intimo sentire che lo lega ai protagonisti della storia che, tra insidie e tentazioni, cercano la via della felicità.

Un progetto artistico battezzato nel 2009, che ha portato collaborazioni importanti come quelle con il celebre trasformista Arturo Brachetti, il Campione Italiano di Magia Luca Bono e l’ex Cirque du Soleil Igor Matyushenko, e palchi prestigiosi come l’Heineken Jammin Festival 2011, il Rock in Roma 2012 in apertura del concerto dei The Cure, e lo Sziget Festival 2013.

Un rock show che ha proiettato la band fuori dai confini nazionali (tour primavera 2012, Inghilterra, Francia e Belgio) e più recentemente al Transeuropa Recording, lo storico studio di registrazione torinese dove i Denimor, con la produzione artistica di Fabrizio ‘Cit’ Chiapello, stanno terminando le registrazioni dell’opera rock. L’uscita del primo singolo e video ufficiale, ‘Wonderful Top Hat’, è prevista per l’estate 2013.

COLLETTIVO01

COLLETTIVO01

A quattro anni di distanza il Collettivo01 annuncia la pubblicazione del nuovo album. Band punk/rock di Varese dalla decennale esperienza, sforneranno il nuovo album, precisamente il secondo della carriera dopo “Inferni Urbani” del 2008. “Questi quattro anni sono stati tra i più duri e travagliati, ma gli stimoli e l’amore per la musica alla fine hanno avuto il sopravvento”, spiega la band ma ecco che i cinque punk/rockers sono tornati al lavoro sia in sala di registrazione che dal vivo (concerti estivi al Nautilus, alla Festa del Rugby e all’Arena di Mendrisio). Un album che, come annuncia la band, sarà più ricco musicalmente e più maturo dove le diverse tematiche vengono affrontati in chiavi espressive diverse tra loro ma sempre accomunate da quello che è il classico punk/rock d’influenza anni’90/’00. L’uscita e la presentazione live sono previste circa per metà febbraio 2013.